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domenica 25 novembre 2012

Stop alla violenza sulle donne!


Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata contro la violenza sulle donne, inaugurata nel 1999. L’Onu ha scelto la data del 25 novembre perché nello stesso giorno, nel 1981, alcune femministe organizzarono un incontro a Bogotà, in Colombia, per riflettere sulla condizione delle donne e per ricordare l’omicidio, avvenuto nel 1960, di tre sorelle, donne rivoluzionarie che lottavano contro il regime di Rafael Leónidas Trujillo. Assassinio avvenuto proprio il 25 novembre.
Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo appartato nelle vicinanze furono torturate, massacrate di botte e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle tre sorelle è ricordato ancora oggi come uno dei più truci della storia dominicana.
Il nostro modo di dire no alla violenza sulle donne.
http://www.mom-woman.com/imgs/25novembre2012.pdf

giovedì 22 novembre 2012

1 Mi Piace = 1 Vaccino, quando la CSR è tutta un’altra cosa


Se accanto al paniere di beni con cui si misura la ricchezza di un Paese (il leviatano PIL), si identificasse un nuovo paniere caratterizzato da variabili socio-comportamentali che ne misurasse anche la ricchezza culturale, allora l’Italia sarebbe a zero punti percentuali per la crescita economica e a zero per quella culturale.
Crescita economica, etica e cultura viaggiano di pari passo e sono direttamente proporzionali.
1 Mi piace=1 Vaccino sembrerebbe essere una strategia vincente di CSR (Corporate Social Responsibility).
In realtà rappresenta l’amara conferma di un Paese in cui regole di “old business” distorcono l’etica ed in cui si gioca con il basso livello culturale che il sistema Italia produce.
Appendere la vita di un bambino ad un click su Facebook e riuscire anche ad innalzare in questo modo la propria reputation è davvero un risultato straordinario. 
Peccato che fuori tutto va a rotoli.
Il dato è estremamente preoccupante sia per coloro che hanno comodamente cliccato "Mi Piace" credendo di aver compiuto così la buona azione quotidiana, sia per le imprese che strumentalizzano l’etica per fini di lucro, sia per le organizzazioni non profit che ci mettono sopra la faccia dei loro bambini.
Potenziare una social customer base attraverso uno svilente “do ut des” su Facebook che si veste di responsabilità sociale può significare, mai come in questo caso, il non rispetto della vita umana.
La contestualizzazione del discorso etico nel mondo economico ed imprenditoriale non è un qualcosa di diverso dall’etica tout court.
Fare di una causa etica una logica di puro business è l’emblema di una CSR ipocrita e malata che non giova alle aziende, non giova alle associazioni ma soprattutto non giova alla collettività.
Dimenticavo si acquista un vaccino per un bambino in Africa anche comprando un detersivo, certo in questo caso il valore di una vita umana si innalza di molto perché si aggira intorno ai 5/10 euro.

di Marzia Del Prete


martedì 20 novembre 2012

Concorso letterario nazionale Cinderella: la favola di Irma e Giulio!


Irma era solare, sinuosa come un giunco e briosa come un’ape. Veniva dal Sud, la madre tessitrice, il padre costruttore, tanti bimbi. I vestiti glieli cuciva la sorella Lucia, prima che si sposasse per procura e partisse per il Brasile. Irma studiava tanto: il papà, 1º abruzzese ad andare in Australia, le insegnò ad avere una mente libera. Una nota ditta di Torino, con grandi promesse, la mandò in uno sconosciuto paesino di provincia, come assistente sociale per gli operai della fabbrica.
Giulio era arguto, fiero come un falco e buono come il pane. Aveva studiato in collegio in città. I suoi, laboriosi, conducevano una vita modesta. Lo andavano a trovare in Vespa e lui era orgoglioso della sua bella mamma. Iniziò a lavorare in fabbrica. Un giorno d’estate, di ritorno da un girovagare con amici nelle città del Nord, aiutava suo padre a raccogliere il fieno quando cadde dalla scala.
Un salto nel vuoto. Si ruppe la spina dorsale.
La fabbrica mandò la giovane assistente a far visita all’impiegato. Mesi di gesso ed immobilità.
Poi lei ebbe il trasferimento e tornò al Sud.
Lui era guarito ma sentì una fitta al cuore: la seguì.
Si sposarono.
La storia è vera.
Nella casa al Nord, nacqui io.
Angelica P.




Richiediamo alle lettrici del blog di Mom&Woman Onlus di esprimere il loro apprezzamento su questo racconto attraverso i pulsanti “divertente, interessante ed eccezionale”. Gli apprezzamenti sommati al voto della giuria tecnica coordinata da PFG STYLE, determineranno la selezione dei racconti più belli. Le scrittici finaliste sfileranno a dicembre 2012 nell'evento che sarà organizzato a Fabriano ciascuna con un abito Giorgia F, la giuria tecnica determinerà la vincitrice nel corso della serata che così avrà in dono l’abito indossato.


lunedì 12 novembre 2012

Concorso letterario nazionale Cinderella: la favola di Sarah!


Una cosa che ci legava indirettamente, prima del nostro incontro, era il trasloco.
Io ne avevo affrontati tanti da bambina, abitando così in svariati luoghi d’Italia.
Lui veniva da un continente lontano.
Tante volte mi sono chiesta se mai l’avessi incontrato lo stesso, in diverse circostanze, se per caso i suoi genitori non avessero deciso di trasferirsi dal Brasile in Italia.
E poi, chissà perché, proprio a Milano. Stessa città, stesso istituto. Stessa classe.
Nessuno dei due si era mai immaginato l’altro come compagno di vita, oltre che di scuola. Ma in qualche modo è scattata la magia.
Sto vivendo la più sincera storia che mi sia mai capitata. Vorremmo andare a vivere insieme. Coltivare il nostro amore nato 2 anni fa in un posto nuovo, mano nella mano nella nostra casa. E non lasciarci mai, ovunque ci capitasse di andare.
La nostra fiamma arde intensa, alimentata dalla passione, dalla comprensione e dalla dolcezza. Abbiamo la certezza di avere un’intera vita davanti, un’infinità di tempo da condividere assieme... Tempo per amare ed essere amati.
E’ la consapevolezza più bella dell’universo. L’amore.
Sarah A.


Richiediamo alle lettrici del blog di Mom&Woman Onlus di esprimere il loro apprezzamento su questo racconto attraverso i pulsanti “divertente, interessante ed eccezionale”. Gli apprezzamenti sommati al voto della giuria tecnica coordinata da PFG STYLE, determineranno la selezione dei racconti più belli. Le scrittici finaliste sfileranno a dicembre 2012 nell'evento che sarà organizzato a Fabriano ciascuna con un abito Giorgia F, la giuria tecnica determinerà la vincitrice nel corso della serata che così avrà in dono l’abito indossato.


mercoledì 7 novembre 2012

Concorso letterario nazionale Cinderella: la storia di Cecilia

Questa è la storia di Cecilia: una bella diciottenne, istruita, burrosa e vellutata, precipitata in un’estate da incubo dopo la fuga  del babbo con un’arcigna vedova, più  avide figliole al seguito. Cecilia e la mamma, dopo un disastroso divorzio, si ritrovavano a vivere con la nonna e ad accettare occupazioni faticose e frustranti. Cecilia, con i capelli un tempo dorati ora color cenere per carenza di parrucchiere, finì a lavorare come badante\governante presso un miliardario cinofilo avanti negli anni, Giacomo, piuttosto brontolone. Invano, l’amica cartomante  Margherita preannunciava l’arrivo di un principe azzurro. Ma  da oltre oceano, ecco giungere un nipote inatteso di Giacomo, Amedeo. Si innamorò ricambiato di Cecilia a prima vista e le propose di sposarlo per trasferirsi con lui a Miami. Prima delle nozze, ci fu una grande festa. Amedeo possedeva una fabbrica di scarpe e fece confezionare  scarpine deliziose per la fidanzata. Ballarono insieme tutta la notte. Anche la mamma e la nonna di Cecilia si sistemarono durante quella nottata magica: la nonna sposò l’ex datore di lavoro della nipote e la mamma convolò a giuste seconde nozze con un simpatico ammiraglio.

Edi M.




Richiediamo alle lettrici del blog di Mom&Woman Onlus di esprimere il loro apprezzamento su questo racconto attraverso i pulsanti “divertente, interessante ed eccezionale”. Gli apprezzamenti sommati al voto della giuria tecnica coordinata da PFG STYLE, determineranno la selezione dei racconti più belli. Le scrittici finaliste sfileranno a dicembre 2012 nell'evento che sarà organizzato a Fabriano ciascuna con un abito Giorgia F, la giuria tecnica determinerà la vincitrice nel corso della serata che così avrà in dono l’abito indossato.

venerdì 2 novembre 2012

Concorso letterario nazionale Cinderella: le nuove date!


Il concorso letterario nazionale “Cinderella, vinci l’abito da sposa che hai sempre sognato” organizzato da Mom&Woman Onlus e Giorgia F con la collaborazione di PGF Style, vede prorogati i termini di scadenza.
Il bando di concorso scadrà il 30 invece dell’11 novembre 2012, mentre la giornata di premiazione sarà organizzata a Fabriano il giorno 16 e non il 2 Dicembre.

A tutte le donne e mamme desiderose di indossare e vincere uno splendido abito da sposa di Giorgia F chiediamo di scrivere un testo di non oltre 60 battute (1200 caratteri spazi inclusi) ed inviarlo con una propria foto entro e non oltre il 30 novembre all’indirizzo momandwoman@gmail.com

Il tema del concorso èSe è vero che i sogni son desideri, descrivi la tua favola di Cenerentola e chissà che la fata Smemorina non riesca a tradurre il sogno in realtà regalandoti l’abito da sposa che hai sempre sognato”.

Il concorso mira a valorizzare il talento delle donne indipendentemente dai mezzi economici posseduti e dalle difficoltà di vita.
Partecipare è semplice, il regolamento integrale è disponibile sul sito dell’associazione nazionale Mom&Woman Onlus.
La partecipazione è completamente gratuita e si rivolge a donne e mamme con un reddito ISEE inferiore ai 7500 euro.

E allora non resta che credere fermamente ed il sogno realtà diverrà.


SAVE THE DATE:
Scadenza Concorso Cinderella: 30 Novembre 2012
Evento di premiazione a Fabriano: 16 Dicembre 2012